Visualizzazioni totali

venerdì 27 aprile 2018

"I MILLE SEGRETI DEI PULCINI"

"I mille segreti dei pulcini" 
Claude Ponti
BABALIBRI


«I pulcini vivono in un paese immenso, dall'altro lato dei libri»
Tutti, veramente tutti i segreti dei pulcini. Ma non i classici pulcini della fattoria, che tutti conosciamo. Questi sono dei pulcini molto particolari, nati dalla mente e fantasia di Claude Ponti.
I pulcini che vivono dall'altro lato dei libri, e che possono viaggiare da un libro all'altro.


La mamma di questi pulcini è Olga Lagallina. Olga Lagallina depone le uova dalle quali nascono pulcini particolarissimi, un pulcino-casa un pulcino-salsiccia ... Tutti i pulcini hanno un nome, Kepazienza, Kesultanza, Nannadodò ... e sono immortali «Se anche ci prova , a morire apposta, Lily Manjaro non muore, Piumina neanche»

 
Quando mangiano, combinano il caos assoluto, oppure mangiano come si deve. E quando si lavano è puro divertimento «Mentre i Grambinetti, fanno la doccia, la schiuma sbollicina e i pulcini giocano. Fanno immersioni, scivolate»



Fanno sport, sono molto bravi a "Tuffo in volo di pulcino" a "Corsa lenta"  e anche a "Tiro alla lingua". E anche a tanti sport estremi, tanto «Quale sia il loro modo di cadere, i pulcini non possono rompersi, ne annegare, ne farsi male, neanche una piccola bua»


Hanno sempre un gran daffare, s'abbuffacchiano, danzano, si coccolano. 
Ma chi è quel pulcino con la maschera rossa?
È Biagio, anzi per la precisione è un pulcino che indossa la maschera di Biagio e diventa Biagio.
Il Biagio "di turno" può fare quello che vuole «quando un pulcino ha voglia di fare uno scherzo, una burla, o una sorpresa, mette la maschera e diventa Biagio»


Se ci sono pulcini che non ridono ci pensa il Supermegapulcino Gigante, lo spiaccicatore di pulcini che non ridono.


Claude Ponti ha inventato personaggi strampalati e simpatici, esserini che mettono allegria e che si fanno amare dai bambini perchè riflettono un po' anche quello che è il loro mondo giocoso e spensierato. Sono pulcini trasformisti, pasticcioni, inventori. I nomi, gli aggettivi, i verbi inventati sono super fantasiosi «Punto si bigodizza e Virgola si pettinizza»
Le illustrazioni sono minuziose e piene di particolari. Ad ogni rilettura si colgono e si scoprono più cose. Ponti non manca nell'inserire anche qualche personaggio protagonista di suoi altri libri.
Un mondo un po' matto, e matto è anche l'indice dove i numeri si trovano in disordine, e (casualità) arrivano fino a mille.








domenica 22 aprile 2018

"I CUSTODI DELLA NEVE"

"I custodi della neve" Dino Ticli
illustrazioni di Laura Proietti
VERBAVOLANT edizioni


Siamo nel diciassettesimo secolo in Sicilia. Una combriccola di briganti, chiamati Don Bartolo, Zuu Ciccio, Saro e Cola, un po' impacciati, si aggregano per scappare alle guardie, dirigendosi verso Catania. Durante la loro fuga, affamati e stanchi trovano, con grande sorpresa, un neonato abbandonato da dei teatranti. Anche se sono dei briganti, sono dei briganti con un cuore buono e decidono di prendere il bambino con loro «Nessuno di loro aggiunse altro, nella convinzione che io ero ormai sotto la loro responsabilità, il quinto di una sconclusionata combriccola»
Chiamano il trovatello Totò come il papà di Don Bartolo.
 I cinque girovaghi riescono a stabilirsi in un casolare, ancora lontano da Catania. Lì iniziano a lavorare la terra di quel posto magnifico. Totò, sotto la custodia dei quattro, cresce sereno e spensierato, andando sempre alla ricerca di tesori nascosti. E in una delle sue esplorazioni riesce a trovare un antro sottoterra, che battezza "antro dei melograni". Una "tana" gigantesca e magnificamente affrescata e mosaicata, con opere d'arte che Totò ammira e rispetta (non racconta a nessuno della suo scoperta) «Scoprii di fronte a me una parete che mostrava un dipinto dai colori vivaci» «quando mi resi conto che il pavimento, benchè coperto di polvere, mostrava un altro splendido disegno, un mosaico» grazie a questi dipinti conosce la neve e un vulcano, che poi scoprirà essere l'Etna. Ma dovrà presto abbandonare quel suo rifugio segreto per fuggire, di nuovo, insieme ai suoi zii.
Questa volta riescono ad arrivare a Catania, proprio nel momento in cui l'Etna, il vulcano, è molto arrabbiato e minaccioso. Costretti a scappare, per l'ennesima volta, giungono alle porte di un luogo denominato Terra di Trezza. Qui fanno amicizia con Francesco Procopio Cutò , ragazzo di diciotto anni pescatore ma anche, insieme al nonno, aspirante inventore di una macchina per fare il gelato. Totò, affascinato da questa invenzione, aiuta Francesco nei vari esperimenti, nella speranza di riuscire a fare il gelato perfetto. Ma per fare ciò hanno bisogno di tantissima neve, che Totò riesce a trovare, grazie alla scoperta di una cavità sulle pendici dell'Etna, questa lo porterà ad un rifugio pienissimo di neve «"Neve!" Gridai, sentendo la mia voce rimbombare di parete in parete» 
E fu così che i quattro briganti e Totò divennero "Custodi della neve" e commerciati di questa. Francesco, grazie all'aiuto dei suoi amici, riuscì a mettere a punto l'invenzione, realizzare il gelato perfetto e, addirittura, ricevere l'invito di diventare pasticcere alla corte di Luigi xıv.






Il racconto si conclude con una corrispondenza scritta tra Totò e Francesco, quest'ultimo oramai trasferitosi in Francia. Inoltre, una serie di approfondimenti dedicati a episodi realmente accaduti e posti realmente esistiti, rendono la storia ancora più affascinante.
Protagonista di questa storia, oltre i personaggi principali, è la Sicilia. Questa terra, come luogo di ambientazione, viene arricchita da vari accorgimenti usati dall'autore, come i termini dialettali siciliani o anche gli accenni ad alcuni alimenti tipici del luogo.
Totò, ragazzo caparbio e ammiratore delle belle cose, sente un richiamo forte proveniente dall'Etna. Il vulcano, possente e minaccioso e per molti distruttivo, si rivela per lui un amico e una ricchezza.
Quello che emerge, in questa storia, è come spesso la povertà unisce, ancor più della ricchezza. I poveri quattro briganti, nonostante il loro passato poco raccomandabile, riescono sempre a trovare esilio e aiuto da qualcuno. Riescono più volte a cavarsela reinventandosi un nuovo lavoro. "I custodi della neve" come titolo si presta benissimo al racconto della "nascita" del gelato.

www.verbavolantedizioni.it

Autore: Dino Ticli
(Lercara Friddi, 1954) è laureato in scienze geologiche e lavora come insegnante di liceo a Lecco. È consulente di musei e associazioni naturalistiche per la realizzazione di mostre e conferenze. È autore di numerosi libri per ragazzi, grazie ai quali ha vinto alcuni premi. Tra questi: Sette giorni a PiroPiro (Piemme), Voglio un cane!(Piemme), Ritorno a PiroPiroLa macchina del tuono(Piemme), La vera storia della spada della roccia(Piemme). Con Editoriale scienza ha realizzato diversi volumi di una collana finalista al Bancarellino, Willy e Peo. Ha pubblicato con Coccole books albi scientifici e di narrativa e testi scientifici, ludici e di narrativa per ragazzi con Lapis edizioni, De Agostini, Giunti, Meridiana e altri editori.
Illustratore: Laura Proietti
 nasce a Palermo nel 1994. Dopo aver frequentato il liceo artistico ha studiato illustrazione e animazione presso la Scuola del Fumetto di Palermo. Gatti e funghi di ogni genere sono la sua “piccola” ossessione, insieme ai vestiti con pattern floreali e vintage. Inoltre adora illustrare vecchie fiabe classiche e persone dai capelli rossi e nasi grandi. Per i tipi di Elpìs editrice ha illustrato Tuono di Giuliana Fraglìca, per quelli di Glifo Edizioni Nonno Albero di Maria Romana Tetamo.

martedì 17 aprile 2018

"SOPHIA E IL BOSCO DI FUFFOLANDIA"

"Sophia e il bosco di Fuffolandia"  Carolina D'Isanto illustrazioni di Carla Memoli
MILENA edizioni


Sophia è una bimba che abita nel bosco di Fuffolandia. Ha una grande paura, paura di mettere i piedi per terra, teme di essere risucchiata. E per questo motivo sta sempre in braccio alla sua mamma o al suo papà. I genitori, stanchi e preoccupati per questa situazione, chiedono aiuto al saggio gufo Gianni «"Siamo stanchi, le nostre braccia sono doloranti" si lamenta mamma Pina» Quest'ultimo escogita un piano ingegnoso, per far sì che la piccola Sophia inizi a mettere i piedi per terra e camminare da sola. Sophia viene abbandonata, momentaneamente a sua insaputa, dai genitori e quindi costretta a partire alla ricerca di questi «Silenzio assoluto, Sophia non può far altro che uscire dalla casa e andare alla ricerca dei genitori perduti»
Una ricerca che la porterà, tramite alcuni animali del bosco, come Bruno il canguro che le farà saltare un burrone, Fuffi il panda attraversare il lago ghiacciato e Genny lo scoiattolo  superare una parete rocciosa, ad acquisire pian pianino sicurezza in se stessa. A superare la paura di essere risucchiata dal terreno e addirittura, oramai sicura di sé, a farla franca con i Fuffoli, primi abitanti del bosco, omini buffissimi ghiotti di bimbi piagnucoloni «"Il mio nome è Sophia!" Urla arrabbiata la bimba, "e ora voglio sapere perchè siete ghiotti dei bimbi piagnucoloni" conclude furiosa. "Perchè noi non sappiamo piangere" afferma triste Fuffolouno»
Sophia, dopo una giornata passata a cercare i suoi genitori, riesce a ritornare a casa, dove proprio i suoi genitori le hanno organizzato una festa a sorpresa per il suo compleanno, con tutti gli amici del bosco.






Sophia, questa bambina, all'apparenza poco fiduciosa in se stessa e piena di paure ci ha intenerito. Aveva bisogno, come spesso accade a molti bambini, di essere incoraggiata «Fuffi nel dire l'ultima frase mostra a Sophia il movimento coordinato delle zampe. "Wow! Ma sei bravissimo. Appena troverò i miei genitori chiederò a papà di gettarmi nel lago specchiato, così diventerò bravissima come te"»
La sua prima dimostrazione di coraggio la dà partendo, da sola, alla ricerca dei suoi genitori. Durante il suo cammino incontrerà personaggi (come spesso accade nella vita reale) che la aiuteranno a superare degli ostacoli, ma soprattutto le riveleranno dei segreti preziosi, dei quali Sophia farà tesoro «Il panda si avvicina alla bambina e le sussurra all'orecchio: "Sophia, vuoi conoscere il mio segreto?"»
Una storia che, come nelle più belle storie a lieto fine, ha una morale e un significato importante. I bambini, spesso, riescono ad imparare a superare le proprie paure soprattutto se accanto hanno qualcuno che sia loro da esempio e da incoraggiamento. E anche nelle difficoltà si deve avere sempre il coraggio di chiedere aiuto, perchè un amico pronto a dare una mano si trova sempre.
Un libricino adatto anche per le primissime letture autonome, in quanto il testo è in stampato maiuscolo e molto semplice.
Consigliato dai 4/5 anni.
www.milenaedizioni.org

venerdì 13 aprile 2018

"I TOPI"

"I topi  un racconto di Dino Buzzati"
Illustrazioni di Lorenzo Conti
Progetto grafico: Langue&Parole, Milano
PELLEDOCA Editore
Racconto di Dino Buzzati originariamente inserito in Crollo della Baliverna; oggi disponibile in La boutique del mistero, Mondadori.


Narratore della storia è un ospite ricorrente della famiglia Corio. Ogni anno la famiglia Corio invitava, per l'estate, un amico nella sua vecchia casa di campagna, detta la Doganella. Quell'anno l'invito non c'è stato, o meglio, Giovanni, figlio dei Corio, scrive una lettera all'amico, scusandosi di non averlo potuto invitare a causa di dispiaceri familiari.
L'ospite della famiglia Corio, ricevendo quelle notizie, si insospettisce e inizia un viaggio a ritroso con la memoria. Ricorda una serie di episodi stranissimi accaduti, anno dopo anno, mentre si trovava ospite degli amici. Episodi collegati alla presenza, in casa, di qualcuno o qualcosa di misterioso.  La presenza sempre più ricorrente di topi, inizialmente piccoli, poi sempre più grandi e numerosi «torna a mente la seguente scena: mi ero già ritirato nella camera d'angolo al secondo piano, che dava sul giardino - anche gli anni successivi ho dormito sempre là - e stavo andando a letto. Quando udii un piccolo rumore, un grattamento alla base della porta. Andai ad aprire.» Scena dopo scena, l'ospite, ricostruisce anche grazie a Giorgio, il figlio primogenito della famiglia Corio, il quadro della situazione. Giorgio conferma i sospetti dell'ospite «Adesso guarda, ma fa presto. Accese un fiammifero e, sollevato il coperchèo della botola, lo lasciò cadere giù nel buco. Per un attimo io vidi: in una specie di caverna, un frenetico brulichio di forme nere, accavallantisi in smaniosi vortici»  Sono topi, grossissimi,  cresciuti anno dopo anno, e moltiplicati tanto da prendere in schiavitù la casa e i suoi abitanti.




Un racconto originalissimo sia nel testo che nelle illustrazioni. Si legge molto velocemente, grazie al ritmo narrativo incalzante. Un piccolo gioiello noir, che ha come protagonisti topi, degli animali che spesso, nella realtà, possono apparire innocui e simpatici, come quello che incontra il narratore a inizio racconto «Correva in modo goffo, avrei fatto in tempo benissimo a schiacciarlo. Ma era così grazioso e fragile.» ma anche roditori che, se non debellati, si colonizzano fino a diventare mostri.
Ad accentuare la sensazione di ansia, suspense e terrore ha contribuito la particolare veste grafica. La storia si snoda pagina dopo pagina in una striscia a fisarmonica contenuta in un cofanetto. Quasi a voler accompagnare il lettore in modo lento e non violento durante la storia, portandolo ad un finale da brivido. Chi legge potrà ammirare le illustrazioni in bianco e nero di ogni singola pagina e alla fine del racconto ammirare due grandi illustrazioni che riassumono magnificamente la storia.

http://pelledocaeditore.it/

lunedì 9 aprile 2018

"L'UOVO DEL SOLE"

"L'uovo del sole"  Elsa Beskow
Officina Libraria


Elfina, è una minuscola elfa dai capelli lunghi e rossi. Abitante del bosco e amica degli uccellini, li aiuta a recuperare le uova cadute dai loro nidi e passa il tempo a danzare ed esplorare il bosco. Un giorno trova un uovo, molto particolare, non il solito uovo che era abituata a vedere, ma un uovo molto più grande e di un colore anomalo, di un bel colore arancione «"Ohi, che uovo enorme" pensò. "Da dove sarà arrivato?"» E proprio il colore arancione la porta a pensare che quello forse poteva essere l'uovo del sole.
Elfina si reca  a dare la notizia ai suoi amici del bosco, Pignetto, Rana Felice, Civetta ... . Curiosissimi, si radunano tutti attorno all'uovo arancione, mentre arriva Radice Curva, lo gnomo guardiano del bosco, che propone di far rotolare l'uovo fino allo stagno per evitare, nel caso si schiudesse, di bruciare tutto il bosco. Ma, grazie al fringuello, scoprono che non si tratta di un uovo ma di un frutto chiamato arancia, che cresce sugli alberi nella valle di sole e per di più con all'interno un succo delizioso «"Oh, che buono!" disse schioccando la lingua "Non ho mai assaggiato nulla di così delizioso!"» Così, Elfina, sull'invito del tordo, che si offre di trasportarla sulla sua schiena, decide di partire verso la valle di sole, dove diventa amica delle farfalle «se le veniva fame le bastava fare un buchino con la cannuccia d'erba in uno dei grandi e dolci frutti del sole per berne a sazietà»





Illustrato e narrato da Elsa Beskow è un albo che racconta una storia dolcissima ambientata tra la natura, una natura magica con altrettanti personaggi magici, legati all'immaginario fiabesco, Elfina è un essere piccolissimo, delicato e fragile che vive in armonia con le stagioni e la natura, Radice Curva rappresenta il saggio custode del bosco.
Le illustrazioni ad acquerello, a tutta pagina, si alternano con il testo, e raccontano, con una pennellata fresca, l'ambiente naturale della radura e della valle. L'autrice, oltre alle illustrazioni colorate, accompagna il testo con piccoli disegni in bianco e nero.
Una storia che, nonostante i suoi anni, riesce ancora ad incantare i piccoli lettori per la sua semplicità e delicatezza.



Officina Libraria, “casa editrice” in latino umanistico, ha base a Milano e vocazione internazionale, ed è specializzata in pubblicazioni d’arte e illustrati.
http://officinalibraria.net/


Elsa Beskow

È la Beatrix Potter svedese: da oltre un secolo i suoi albi illustrati sono letti e amati in Svezia ed Europa e dal 2016 finalmente anche in Italia, con il primo albo pubblicato da LO Olly va a sciare, ora seguito da L’uovo del sole.

martedì 3 aprile 2018

"LUNA E GLI AMICI DELL'ORTO"

"Luna e gli amici dell'orto"  
Elena Auricchio - Francesco Lopez Visicchio
MILENA  Edizioni


Un improvviso temporale porta Roberta Lumaca lontana dai suoi amici dell'orto, Mirco Lombrico, Chiara Ape e Alice Coccinella. Durante il suo girovagare in cerca della strada di casa incontra Luna Cagnolina. Tra le due è subito amicizia. Luna Cagnolina si carica Roberta Lumaca sulla testa e la riporta a casa, nel suo orto. Le due arrivano a destinazione proprio nel momento in cui Lea Lucertola, dispettosa, sta per fare un bruttissimo scherzo a Mirco Lombrico. Sta caricando una fionda con una grossa pietra per lanciargliela addosso. Ma qualcosa, del suo piano malvagio, va storto. La pietra cade sopra Lea Lucertola e le stacca la coda. Per fortuna Luna Cagnolina, su richiesta dei suoi amici, riesce a spostare la pietra. Purtroppo oramai il danno è fatto, la coda di Lea Lucertola si è staccata. Ma Lea Lucertola non si preoccupa affatto di ciò che le è accaduto, tanto la coda le ricrescerà. Piuttosto, colpita da tanta premura e preoccupazione da parte degli alti animali, chiede di diventare loro amica  e di essere perdonata. I tre amici accettano la sua proposta e tutti insieme partecipano ad una festa organizzata da Mirco Lombrico.









Una storia simpatica sull'amicizia. L'idea di identificare bene, con nomi propri, ogni singolo animale aiuta il lettore a entrare in armonia e confidenza con loro, e a dare maggiore importanza alla storia e al messaggio trasmesso da essa. Adatto ai bimbi che iniziano a leggere da soli, in quanto il testo breve e in stampato maiuscolo si presta bene ad una lettura autonoma. Inoltre nelle ultime pagine si trovano delle attività divertenti di disegno, coloritura e qualche giochino.
Dopo averlo letto più volte, ci siamo affezionati ai personaggi tanto da fare dei segnalibri a loro dedicati, scrivendoci sopra i loro nomi. Non saranno perfetti ma ci piacciono così, e poi ci siamo divertiti tanto a realizzarli.

 



 


La casa editrice
Milena Edizioni è una casa editrice laica a favore dei diritti civili e di un'educazione cosciente e responsabile. Riteniamo che con la letteratura si possa ancora migliorare il mondo e il primo strumento di "comprensione" continui a essere il libro. Sono le idee che cambiano la storia e i libri sono scrigni di idee e pensieri. I libri rivelano la realtà laddove i media la camuffano, sono quelle voci fuori coro che non sanno adeguarsi, né accontentarsi. Leggere è la prima azione di chi si ribella.
https://www.milenaedizioni.org/


“IL GIARDINO DI GIPPO”