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venerdì 28 settembre 2018

"BESTIARIO PERDUTO"

"Bestiario perduto"
Illustrazioni di Leo Andersen
Introduzione di Marco Cattaneo (National Geographic Italia)
RAUM Italic Studio


  "Piccolo inventario di creature che non rivedremo mai più"

«Solo negli ultimi 500 anni, l'uomo ha portato all'estinzione, con la caccia o per la riduzione degli ecosistemi, 869 specie»

In "Bestiario perduto" troviamo 25 specie di animali oramai estinti. In ordine cronologico, partendo dal Moa gigante estinto intorno al 1500 fino alla Tartaruga dell'Isola Pinta estinta nel 2012. La descrizione di ogni animale è dettagliata, con informazioni riguardanti l'aspetto fisico, l'habitat e i motivi che hanno contribuito all'estinzione.
Si è rivelato utilissimo soprattutto quando i miei bimbi hanno dovuto svolgere una ricerca sugli animali estinti.
Le illustrazioni, arricchite di note, hanno permesso loro di ampliare la ricerca con tanti particolari e curiosità su ogni singolo animale.




«Il Grizzly messicano era una specie di orso bruno che abitava le regioni settentrionali del Messico, in particolare le praterie temperate e le foreste montane di pini. Ritenuti pericolosi dagli allevatori per il loro bestiame, questi orsi vennero cacciati, intrappolati, uccisi e avvelenati fino agli anni Trenta del Novecento ...»





sabato 1 settembre 2018

“MONDO MATTO”

“Mondo Matto”
Atak
Orecchio acerbo 2010


“Mondo Matto” è uno di quei libri che, già dalla prima pagina, mette allegria e stimola la capacità di osservazione del lettore.
Ad aprire questo mondo un po’ matto è un “Rap delle bugie”

                                  “Ho riso a pensare 
                                   Che al di là del mare
                                   Nella giungla c’è un orsaccio
                                   Freddo e bianco come il ghiaccio
                                    ...”
Seguono le illustrazioni a piena pagina, senza testo. La storia (anzi le storie) non hanno bisogno di testo, perchè l’autore/illustratore è riuscito benissimo nel suo intento. Creare immagini che diventano, con molta facilità, esse stesse parole e storie. Ogni “ministoria” è uno scenario di situazioni curiose, strane e strambe.
Un neonato che imbocca la mamma; una farfalla gigante che cerca di acchiappare con il retino una bambina; il leone fa il guardiano dello zoo ...
Situazioni che si invertono, si capovolgono rendendo tutto assurdo ma al contempo divertente agli occhi dei piccoli lettori.



Lo stile dell’artista è inconfondibile. La pennellata, pastosa e carica, riempie tutta la pagina. Le figure e le scene sembrano continuare oltre le pagine. Anche se il tratto è decisamente pieno non manca l’inserimento di molti particolari. Uno di questi è sicuramente un topo, somigliante tanto a Mickey Mouse , che accompagna il lettore pagina dopo pagina.


Come leggiamo noi questo albo?
Iniziamo dal cantare il Rap, poi a turno raccontiamo le scene così come le vediamo. Successivamente raccontiamo, invece, come dovrebbero essere nella normalità, cosa si trova fuori posto o fuori luogo. Fare ciò sembra qualcosa di molto semplice, però i miei bimbi, anche se nel captare subito ogni singola stranezza non hanno avuto difficoltà, si sono trovati, poi, a non riuscire a esporre oralmente il tutto. Questo mi ha fatto comprendere che un libro senza parole, solo con immagini, può avere tantissime cose da dire che magari una frase o un paio di frasi solamente non potrebbero raccontare. Il libro in questione credo sia un ottimo stimolo al linguaggio e al racconto orale. Letto e riletto si presta a interpretazioni sempre nuove.

“ Atak disegna un mondo matto 
in cui tutto sembra andare davvero al rovescio.
E al tempo stesso ci invita a riflettere 
su quanto potrebbe andare davvero al dritto
Nel nostro mondo così assennato”

www.orecchioacerbo.com


“IL GIARDINO DI GIPPO”