Sibylle von Olfers
EDIZIONI ARCOBALENO
Sibylle von Olfers nasce l'8 maggio 1881 nel castello Metgethen, nel circondario di Königsberg. Terza di cinque figli, già da piccola dimostra una certa passione per il disegno. Disegna soprattutto Madonne e santi. Questa sua passione viene alimentata ancor più dalla zia, Maria, attiva a Berlino come scrittrice e pittrice. E proprio a Berlino Sibylle approfondisce i suoi studi artistici. Nel 1906 diventa suora e subito dopo insegnante d'arte. Ma, purtroppo, una malattia polmonare, nel periodo in cui è impegnata a dipingere una serie di quadri che illustrano le dodici tappe della via crucis, la porta alla morte, nel 1916.
Il suo primo libro, ha come protagonisti bimbi che personificano fiocchi di neve. A renderla più nota sarà il libro successivo "Qualcosa sui bimbi radice" che diventerà un vero classico fra i libri per bambini della letteratura in lingua tedesca.
La prima edizione italiana 2015 è di Edizioni Arcobaleno con elaborazione grafica delle immagini di Valentina Dellavia
«"Svegliatevi, svegliatevi, allegra brigata
la primavera è quasi arrivata"»
Esseri piccolissimi che, un po' prima dell'arrivo della primavera, vengono svegliati da Madre Terra. Cuciono gli abiti di primavera, curano, lavano e colorano insetti fino al grande giorno. Ed ecco che escono in fila, come una processione, dal sottosuolo. Fuori, tutti insieme, vivono fantastiche avventure
«Sul campo verde, poco lontano, ballano
i fiori, man nella mano. Bimbi e bestiole
si rallegrano assai: "Ah, se l'Estate, non
finisse mai!"»
Arriva l'autunno e spaventati da un gran vento i bimbi ritornano di corsa a casa, dalla loro mamma che li attende, serenamente, per rimetterli a letto fino alla prossima primavera.
«"A letto, a letto, allegra schiera, che il
sonno termini a Primavera!"»
Le splendide illustrazioni di questo albo hanno quel "sapore" di storie passate, dolcissime e fantasiose. Con protagonisti bambini che decantano l'amore e il legame con la natura. Le figure contornate mantengono comunque delle forme delicate e morbide. E sia esse che i colori, brillanti e pieni, rappresentano lo stile dell'epoca, lo "Jugendstil".
"I BAMBINI DI NEVE" contenuta in "Fiabe d'inverno"
TASCHEN